mercoledì 27 gennaio 2010

William Blake: immaginare è vivere



Penso che nell'immaginazione si possa mettere tutto.
Sicuramente sogni ed incubi.
C'è tutto davanti a voi quando aprite gli occhi ogni mattina?
C'è tutto in una domanda retorica che non necessita, per natura, di una risposta?
Sono convinto che ogni serpente strisci e che ogni lupo canti alla luna ma non sono certo che tutto ciò non sia solo una parte del mosaico.
C'è una forte coscienza della realtà che ci riguarda e che dobbiamo assaggiare durante il nostro percorso e a volte perdiamo di vista il gusto di essa.
Credo sia vitale sopravvivere, anche perchè è uno di quegli istinti che si possono combattere solo assecondandoli. Il problema è vivere; la sopravvivenza lascia le orme che restano vicino al mare quando camminiamo : sporadiche,evanescenti,destinate a confondersi con la sabbia piatta che si è lasciata forgiare da un evento casuale.
Ma non dobbiamo sopravvivere a seconda dei capricci di un'onda.
Siamo uomini e per quanto limitati dal tempo impietoso, possiamo provare esperienze infinite, bucare la realtà e vivere le sconfinate leggende che ci hanno raccontato e trovare l'ignoto che ci costringe a Credere per paura o a non Sperare per non averne.
Poi c'è ciò che è relativo ad ogni indole.
I punti di vista non si possono cambiare solo con la forza delle idee, lì dove non c'è volontà del singolo o debolezza di esso, dove c'è la convinzione della propria verità, ogni parola rimane tale.
Invito tutti a sperimentare al massimo sè stessi non a discapito dei bisogni materiali, cercando di andare oltre, dall'altra parte.


1 commenti:

DaPhNe ha detto...

L'articolo sembra interessante, ma solo per quelli come me che si sono fatti un mazzo cosi' a studiare Blake e il suo The Marriage of Heaven and Hell chemi sono dovuta portare allesame di letteratura. forse bisognava spiegaredi piu' il contesto e ilpersonaggio. cmq bravo

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